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Accendini bho

Il BHO, o butane hash oil, ha ormai conquistato il mondo della cannabis, offrendo un modo totalmente nuovo di esplorare ed apprezzare la marijuana. Purtroppo, a causa della procedura di estrazione complessa e pericolosa, il BHO è disponibile soprattutto nei mercati della cannabis già avviati, che hanno legalizzato e regolamentato la produzione e l'utilizzo della sostanza. In fondo, il BHO può contenere fino al 90% di THC, e deve quindi essere venduto e maneggiato con le dovute precauzioni.

Il BHO sembra una vera novità nel panorama della cannabis ma, in realtà, ha origine da un processo di estrazione piuttosto antico. L'idea di estrarre e concentrare le molecole prodotte dalla cannabis è tutt'altro che recente: la produzione di hashish risale a secoli fa, in regioni come Marocco, India, Nepal e Pakistan (qui l'hashish, o charas, svolgeva anche un ruolo fondamentale nelle cerimonie spirituali). Di fatto, persino negli Stati Uniti, le tinture e gli estratti di cannabis riempirono gli scaffali[1] delle farmacie fino all'inizio del 1900.

Sebbene possano sembrare relativamente distanti dal BHO potente ed aromatico venduto nei dispensari statunitensi, questi precedenti storici hanno gettato le basi per le procedure di estrazione moderne. È difficile stabilire la data esatta in cui il BHO sia stato creato, ma sappiamo che i criteri adottati derivano da metodi di estrazione tradizionali, usati per ricavare tinture, hashish e charas.

Shatter, wax, crumble, e budder—il BHO ha molti nomi (e forme) differenti, ma se vuoi fumarlo in un bong con braciere apposito, questo tipo di accendino è assolutamente indispensabile!
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