bevande alcolici
Birra alla Canapa
Una bevanda del tutto legale, che in un caso utilizza l’olio essenziale di canapa, ma nell’altro si spinge oltre e introduce nel processo di produzione le infiorescenze di cannabis, alterando o eliminando del tutto la quantità di luppolo utilizzata.
Il luppolo (nome latino: Humulus Lupulus o pianta Lupo) è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Cannabacee, il cui fiore è noto per essere uno degli ingredienti principali della birra, dove assume l’importantissimo ruolo di conferirle la caratteristica più comune, ovvero il sapore amarognolo, oltre all’aroma molto accentuato in alcuni stili come le pilsner, dove viene utilizzato il profumato ed elegante Saaz di provenienza boema. Prima del luppolo venivano utilizzate altre piante e spezie per bilanciare il dolce del malto, un insieme di aromi chiamato Gruyt, poi sostituito dal luppolo fin dall’inizio del XIII secolo. L’uso del luppolo funge anche da conservante naturale della birra, in quanto possiede proprietà antibatteriche; per questo motivo certi stili (per esempio le India Pale Ale) venivano abbondantemente luppolati per migliorarne la conservazione. L’uso del luppolo infine aiuta a coagulare le proteine in sospensione nella birra, rendendola più limpida, e favorisce la persistenza della schiuma.